martedì 5 giugno 2007

Le FerroSchife dello Stato

Che bel viaggio mi sono goduta ieri!
9 ore di felicità per la tratta Padova-Roma (che teoricamente si percorre in 4 ore).

Com’è possibile? Perchè regalare dei soldi (ben 47 euro solo andata) a delle persone che, in situazioni come ieri, non hanno neanche la sensibilità di venire a chiederti (povere bestie da macello) se hai bisogno di qualcosa, se ti senti male, se stai per svenire?!

Ma inizio dal principio:
ieri mattina Dino mi accompagna in stazione e, a causa del traffico, non ho fatto in tempo nemmeno a comprarmi un panino.
Pazienza..tanto per le 2 e mezza sono a casa, mangio lì!”.
Mi sono accontentata di un Kinder Bueno e di una bottiglietta d’acqua.

Il treno parte perfettamente in orario (9:04).
Dopo la stazione di Bologna ci fermiamo sotto una galleria per una 20ina di minuti: capita spesso, non siamo agitati, si sa che per coincidenze, ritardi ecc ecc, qualche treno si deve sacrificare!
Ci comunicano che nella stazione di Monzuno (dovevamo solo passarci) c’era stato un guasto… Va bene, capita anche questo.
Arriviamo a Firenze con 50 minuti di ritardo, senza però, poter chiedere il rimborso od eventuale bonus perché :“il ritardo non è stato causato da noi ma da un problema di natura atmosferica”. Queste le parole del controllore.
Ripartiamo e papà (che mi stava già aspettando a Roma Termini) mi informa che il ritardo previsto non và oltre i 25 minuti circa.
Cavolo, che recupero! Grandi!”. I miei ultimi pensieri famosi.
Ad un certo punto, superata da stazione di Orte, il treno si ferma e papà mi informa che l’arrivo è previsto per le 13 e 45.
Dopo 45 minuti fermi in mezzo alle rotaie con i treni che ci passavano intorno a tutta velocità il capotreno ci fa l’enorme gentilezza di informarci che :”si è rotto il locomotore. Presto sapremo darvi ulteriori informazioni.”. (Ah, nessun avviso è stato tradotto in inglese per i passeggeri stranieri. E la mia carrozza ne era piena. Bella figura!)
Siamo rimasti immobili in quel punto dalle 13 e 15 fino alle 17 e 10!!! Ma dico, ma ci vuole tutto ‘sto tempo per decidere cosa fare?!?!
E in che condizioni ci hanno lasciato!!!! Al bar avevano esaurito tutte le scorte, tutti i bagni erano intasati (e, beh, era dalle 8 e mezza di mattina che non ci andavo…) e nessuno si degnava di informarci su quello che stava accadendo!
Dopo numerose proteste e gente che piangeva perchè si sentiva male (due ragazzi accanto a me soffrivano nel restare al chiuso…in particolare uno, che ansimava e voleva che almeno aprissero i portoni…cosa che non hanno fatto… ne aprivano uno solo per le emergenze) arriva la seconda informazione :”verrete trainati fino alla stazione di Orte dove vi aspetta un altro eurostar”.
Dopo un’ora :”Il treno non può essere trainato. Tra un quarto d’ora vi sapremo dire se il motore può essere aggiustato”.
Un quarto d’ora??? E’ passata un’altra ora.
:”Vi informo che l’arrivo ad Orte è previsto per le 16 e 45.
Si, come no! Infatti il treno riparte alle 17 e 10. E che succede? Si ferma proprio nella galleria (con 2 binari).
Il panico a quel punto è salito, i due ragazzi che ansimavano stavano davvero perdendo le staffe, contagiando (inevitabilmente) anche le persone che fino a quel momento erano rimaste calme (vedi: me). Dietro di me era seduta una signora che qualche ora prima aveva alleggerito la tensione dicendo:”beh, vediamo il lato positivo: almeno non siamo rimasti bloccati in galleria!”… non ho più sentito la sua voce.
D’un tratto si è sentito un treno avvicinarsi a tutta velocità. Il ragazzo più ansioso ha cominciato a dire :”oddio oddio oddio ci viene addosso!!!!!
Panico. Panico puro.
Passa il capotreno (gli urlano di tutto) che ci informa che stavano aspettando un’ autorizzazione dalla stazione di Orte.
Ma proprio in galleria la stavano aspettando??? La gente ha cominciato a non credere a quella versione e ad immaginare chissà cosa.
Dopo 40 minuti usciamo da quel tunnel nero ed arriviamo ad Orte, dove non c’era neanche un minimo di assistenza ad aspettarci! Insomma, senza acqua (la mia l’avevo regalata a uno di quei ragazzi accanto a me), senza cibo e col bisogno di andare almeno in bagno, nessuno ci ha chiesto se c’era bisogno di qualcosa!!!!
Alla fine, siamo arrivati a Roma Termini alle 18:06, con ben 5 ore di ritardo, dopo essere stati trattati come sacchi di patate.

Il mio commento (e anche quello di tutti i passeggeri che erano con me) a questa giornata ve la lascio solo immaginare.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ogni commento risulta superfluo.
La mia Alby sta agli eurostar come Malgioglio sta a Rambo. Sono incompatibili.

...solo una precisazione...e pensare che tutto è cominciato da quando siamo partiti in ritardo perchè davanti alla porta di casa me ne sono tornato di corsa in bagno con un impellente bisogno di svuotare il mio intestino...

Certi segnali non sono mai da sottovalutare.


SmacK!!!

Giorgia... ha detto...

Perchè dare la colpa ai treni quando invece è tutta colpa di Dino?!?!?
Almeno se la vedi in questo modo quando torni a Padova hai qualcuno da picchiare per sfogarti!!! ;-P

Albycocca ha detto...

Ma sai, Giò, che non hai tutti i torti?!?!
Beh cmq io ho gentilmente evitato di diffondere lo stato di salute del tuo intestino, mio caro Veddy... ma se proprio devi farmelo dire... era pure da quasi una settimana che non...!!!! E dico!!! proprio ieri mattina dovevi mettermi i bastoni fra le ruote?!
Ah, si, una capocciatina non te la toglie nessuno!!! :-) Scherzo...

Anonimo ha detto...

niente di diverso da trenitalia che è rinnomata per la sua efficenza e puntualità
Però devo ammettere che hai 1 resistenza meglio di superman (ben mezza giornata senza andare in bagno e mangiare).
Vedendo il lato positivo pensa che ora 6 temprata nel corpo e nello spirito e ora 6 + forte (CHE CAZZAAATAAAAAAA!!!!!!!!!!).
L'unica cosa seria che posso dirti è di stare tranquilla e di stare vicina a tua sorella e alla tua nipotina Viola.
Bacioni e a presto
Giova dell'Università