giovedì 1 marzo 2007

Sanremo 2007

Una delle canzoni che più mi ha scioccato... Milva sale (o scende...dalle scale!) sul palco dell'Ariston fiera della sua canzone in gara.

Non so esattamente cosa non mi ispiri... forse il titolo (insomma, chi non ha pensato all'intramontabile Freddy Mercury anche per un secondo?!), ripetuto nel ritornello in un modo che viene naturale imitare... A me, personalmente, ha fatto un effetto strano: oggi sono stata tutto il tempo a canticchiare And the show must go oooon the show must go uuunnn (che "o" chiusa!!!) così ho deciso di scavare in fondo alla canzone cercando un pò su internet...

Faletti & Milva



"Lo scrittore a Sanremo, come autore del brano di Milva


"In tutti gli artisti un senso perenne di insoddisfazione"
Faletti: "Anch'io ero un fallito"Ad aprile il ritorno su un set
Sarà un criminale della malavita romana in "Cemento armato"un film girato con parte del cast di "Notte prima degli esami"dal nostro inviato
ALESSANDRA VITALI


SANREMO - "Dopo 'Signor tenente' ero sicuro di quello che non volevo fare, ma non sapevo ancora che cosa, in effetti, fare. In quel momento mi sentivo come le persone descritte nella canzone. C'è molto di autobiografico". Giorgio Faletti al Festival c'era già stato, era il 1994, secondo posto e Premio della critica con la canzone dedicata a quelli che stanno lì "con queste divise che tante volte ci vanno strette, specie da quando sono derise da un umorismo di barzellette". Adesso ci torna, autore di The show must go on, interpretata da Milva, alla sua 15esima volta al Festival, omaggio melodrammatico agli artisti falliti. Un nuovo, grande successo con il suo terzo romanzo, Fuori da un evidente destino, e un set che lo aspetta, di nuovo con il gruppo di Notte prima degli esami. "Gli artisti falliti sono fuori dal gioco, non ci sono mai stati o ci son stati per poco", canta Milva, e Faletti spiega che, "a parte alcuni dettagli che hanno più un riflesso autoironico, il concetto della canzone è che ogni artista, dentro di sé, ha un po' i germi del fallimento. C'è sempre qualcosa che avresti voluto dire, scrivere, cantare e non l'hai fatto. E' il senso perenne di insoddisfazione che accompagna questo tipo di lavoro per chi ha l'animo d'artista, intendo in senso tecnico, non qualitativo".
Per lui, anche una rivincita personale, gli apprezzamenti a Milva, dopo la sua esibizione sul palcoscenico dell'Ariston, ma anche i tanti che gli hanno detto "mi piacerebbe pure sentirla cantare da te": "Certo, una bella soddisfazione, dopo che per sette anni mi sono sentito dire che non ero un cantante... Perché non duettarla, almeno? E' che nell'ultimo anno sono stato un po' sovraesposto. Un film, Notte prima degli esami, che ha avuto un grande successo, un romanzo che ha avuto successo, poi ho fatto il disco con Milva (In territorio nemico, ndr), volevo evitare che la gente si slogasse il pollice pur di cambiare canale il più in fretta possibile".
"The show must go on "
di Giorgio Faletti


Gli artisti falliti sono fuori dal gioco

non ci sono mai stati o ci son stati per poco

e ora parlano molto quasi a chiedere scusa

di aver perso la chiave di una porta ormai chiusa

di un'estate li intorno ch'è svanita in un giorno

e sembrava durasse in eterno

quando han preso la scala per salire al successo

ed invece sono scesi all'inferno

and the show must go on, the show must go on.

Gli artisti falliti hanno un sogno proibito

un teatro con fuori scritto "tutto esaurito"

e una nota sospesa con un'intonazione

che si alzi la sala e che esploda il loggione

o quant'altro ci sia per andarsene via

con tre o quattro persone di scorta

tra due ali di gente se non proprio per sempre

però almeno provarlo una volta

and the show must go on, the show must go on.

Avevo dentro un'anima da viverci tre vite

ma un cuore troppo piccolo per musiche infinite

e queste dita inutili guarda dove son finite

dai tasti del mio pianoforte a una calcolatrice

and the show must go on, the show must go on.

Gli artisti falliti hanno il passo strisciato

per vergogna d'impronte che non hanno lasciato

e una macchina fuori sempre mal posteggiata

che non sembra davvero sia mai stata lavata

ed un'alba slavata da mandare affanculo

perchè c'è un nuovo giorno nel pugno

e una birra ghiacciata da gelarci l'inferno

perchè loro siamo tutti o nessuno

and the show must go on, the show must go on."

4 commenti:

Giù-giù ha detto...

Devo essere sincera... Quello che più mi ha scioccato è l'aver saputo che al festival di Sanremo si sarebbe presentata anche Milva... Della serie "a volte ritornano" e "largo ai giovani"... Dopo il Dalmata di Rovigo (..."Lauretta mia, bimba adorata, la serentata la canta papà... Cara Lauretta vieni in Lambretta..."), la Tigre di Cremona (..."Blu le mille bolle blu... Blu le mille bolle blu...che volano... che volano...")... Eccola, la Pantera di Goro!!! Sapevi che era delle mie parti (c'è Codigoro, Mezzogoro, Gorino e Goro...Che fantasia!)... Già, non è motivo di vanto, ma è comunque così!
Sanremo non m'è mai piaciuto, vengono presentati questi artisti meteore, ricordi i Jalisse??? Che fine han fatto??? Fiumi di parole...
E dopo questi artisti che compaiono dal nulla e spariscono nel nulla (dopo averci asfissiato per un paio di mesi con le loro canzonette per radio), ecco ritornare i grandi di una volta... Ma proprio di una volta, che tentano di rinnovare la loro immagine e indole artistica adeguandola al presente... Ma se Madonna c'è riuscita con il suo Hung up, Milva sicuramente è meglio che lasci perdere... Ma non solo lei, penso per esempio ad Albano, Dj Francesco e suo padre (che deve coprire le storpiature vocali del figlio)... Insomma, com'è che non capiscono che han già dato e che è ora che si facciano da parte lasciando il posto ad artisti emergenti, o che magari aiutino tali artisti a fare canzoni che siano davvero definibili canzoni, non motivetti per lo più stupidini che dopo 2 minuti uno già sa le parole e dopo 2 mesi uno non si ricorda nemmeno più il nome del cantante...
Mah...
Io ammiro Faletti, mi piace parecchio, penso sia un gran artista (il libro che ho letto "Io uccido" è scritto davvero bene, la canzone Minchia Signor Tenente mi fa venire i brividini per il significato che ci sta dietro, e poi il film.. Beh, quello non l'ho visto ma tutti dicono sia davvero meritevole), ma penso anche che avrebbe dovuto trovare un'alternativa a Milva...
Ma come si dice,
The show must go ooooon!

Albycocca ha detto...

Hai perfettamente ragione Giù... che poi, guardando sanremo ieri sera, Milva ha detto che questo per lei è il 15° festival...
Staremo a vedere..

Anonimo ha detto...

Cara Alby a forza di stressarmi l'anima con "the show must go ooooon..." mi sono appassionata a nonna morte 2 (Milva)!
Vedrai che la sua canzone diventerà il nostro motto all'università; per tutti i momenti difficili: the show must go on, quando ci inculano a qualche esame: the show must go on, quando il treno delle 8.17 ha 20 minuti di ritardo: the show must go on, quando persone mentalmente sciroccate possiedono 20 gatti e non lavano i vestiti provocando reazioni allergiche qua e la: the show must go on!!!

Albycocca ha detto...

Quanto hai ragione Giò!!! :-)
SMACCKKETE!